Montà d’Alba, Roero: la nostra terra

Siamo a Montà, all’estremità settentrionale del Roero. Qui abbiamo 23 ettari nelle migliori posizioni ed esposizioni.

Il territorio di Montà è diviso in due terroir principali:

  • la parte nord, di altitudine più elevata, con terreno sabbioso-sassoso e di spiccata acidità, ideale per l’Arneis.
  • la parte sud, maggiormente calcarea e ricca di elementi nutritivi per le viti, che è l’ambiente perfetto per il Nebbiolo.

Questa doppia anima rende Montà il luogo ideale per ottenere sia bianchi sapidi e minerale sia rossi strutturati e eleganti.

Nel territorio nord-occidentale, tra 320 e 370 metri di altitudine, i terreni sono sabbiosi quasi per l’80% del totale. Sono molto sciolti, a reazione acida (pH 5,5), e molto drenanti.

Queste frazioni di terreno sono composte da sabbie di origine marina miscelate ad altre più recenti da deposito fluviale, e spesso sono intervallate da vene argillose ricche di sali minerali. Per lo più coperti di boschi di castagno e frutteti, sono votati alla coltura di uva a bacca bianca.

Nel territorio nord-occidentale, tra 320 e 370 metri di altitudine, i terreni sono sabbiosi quasi per l’80% del totale. Sono molto sciolti, a reazione acida (pH 5,5), e molto drenanti.

Queste frazioni di terreno sono composte da sabbie di origine marina miscelate ad altre più recenti da deposito fluviale, e spesso sono intervallate da vene argillose ricche di sali minerali. Per lo più coperti di boschi di castagno e frutteti, sono votati alla coltura di uva a bacca bianca.

Sotto le Rocche, ad altitudini più basse, tra 320 a 250 metri di altitudine, i terreni sono sempre sabbiosi, ma di più antica formazione (3,5 milioni di anni fa). Sono di origine marina (sabbie plioceniche), con moltissime specie di molluschi fossili.
Questi terreni, più ricchi in elementi minerali, sono ideali per rossi fruttati, delicati e salini.

Quando questa matrice si fonde con terreno a composizione limosa, più ricca in argilla e più calcarea (che ha avuto origine da fondale marino più profondo e di più antica formazione) si hanno le condizioni pedologiche ideali per vini rossi strutturati.

Sotto le Rocche, ad altitudini più basse, tra 320 a 250 metri di altitudine, i terreni sono sempre sabbiosi, ma di più antica formazione (3,5 milioni di anni fa). Sono di origine marina (sabbie plioceniche), con moltissime specie di molluschi fossili.

Questi terreni, più ricchi in elementi minerali, sono ideali per rossi fruttati, delicati e salini. Quando questa matrice si fonde con terreno a composizione limosa, più ricca in argilla e più calcarea (che ha avuto origine da fondale marino più profondo e di più antica formazione) si hanno le condizioni pedologiche ideali per vini rossi strutturati.

Un territorio con una doppia anima,
perfetto per Arneis e Nebbiolo.

Nella zona nord di Montà, nelle cosiddette fini superiori, si concentrano le proprietà storiche (vigne di Arneis dai 45 ai 60 anni di età), mentre a sud, nelle fini inferiori, si trova il Nebbiolo, con impianti di inizio anni ‘90.


L’Arneis è piantato su terreni sabbiosi acidi (pH 5,5) a 390 metri slm. È un luogo unico nel panorama del Roero e in generale del sud Piemonte: il vento costante, l’esposizione, l’altitudine e l’acidità del terreno sono fattori fondamentali per ottenere Arneis freschi, vibrante e sapidi, come vuole lo stile Almondo.


Il Nebbiolo, invece, dà il meglio di sé sulle cosiddette Sabbie d’Asti, terreni ad altitudini inferiori (230 – 280 slm) e con buona presenza di calcare (30%).
Due terroirs diversi per due vitigni unici e irripetibili.